Tutti i prodotti verranno integrati da un sistema di monitoraggio che, grazie all’acquisizione e alla trasmissione via internet di immagini, insieme a parametri ambientali, permetterà di valutare l’efficacia nel tempo degli interventi di restauro effettuati. Tale sistema di monitoraggio rappresenterà un efficace strumento nell’ambito della manutenzione programmata dei siti archeologici sommersi.
Nel suo complesso, il sistema di monitoraggio dovrà essere composto da:
1. Dispositivi elettronici remoti subacquei, posizionati in prossimità dei manufatti, dedicati all’acquisizione delle immagini dei manufatti stessi e dei parametri ambientali;
2. piattaforma di gestione remota attraverso cui l’operatore sarà in grado di:
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interagire con i dispositivi remoti;
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valutare lo stato di “biodeterioramento” del manufatto sfruttando un’elaborazione automatica, attraverso opportuni indici cromatici, della serie temporale delle immagini dei manufatti;
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correlare la formazione di agenti “biodeteriogeni” con le condizioni ambientali presenti in un dato sito di sperimentazione;
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gestire la configurazione e i parametri dei siti di sperimentazione. ​
3. Dispositivi di comunicazione.
Pertanto, si punta alla realizzazione di un sistema integrato di tecnologie hardware/software in grado di fornire indicazioni:
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sullo stato di “biodeterioramento” della superficie dei manufatti “trattati” con la malta a seguito di pulizia eseguita con l’ausilio dell’elettro-utensile;
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sulla correlazione tra parametri ambientali (temperatura, luminosità, ecc.) e la formazione di agenti “biodeteriogeni”.
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